E oggi chi sono?

La mia foto
Condannata dal vizio della lettura veloce a divorare libri su libri mi sono resa conto che mi piace non solo sfogliarli, annusarli, toccarli, prenderli e darli in prestito, rubarli, nasconderli, regalarli... ma persino parlarne fino all'esaustione.

domenica 1 ottobre 2017

Il bazar dei brutti sogni - Stephen King (2016)

Il bazar dei brutti sogni
Leggere King è come tornare alla casa delle vacanze: qualcosa che aspetti con anticipazione mista a preoccupazione. 

L'anticipazione proviene dai decenni di frequentazione soddisfacente con gli alti e bassi di una forte e stabile storia d'amore. La preoccupazione invece ha due facce: da una parte c'è l'ansia della delusione, del pensiero che gli anni passano e lo stanzino buio delle storie può essersi svuotato per sempre, dall'altra c'è la sana paura di leggere qualcosa che non mi faccia dormire la notte.

Parto subito con un'anticipazione: non è un libro che mi ha tenuto sveglia la notte per i brutti sogni. E' invece un libro molto godibile, con dei racconti molto belli e altri un po' meno, ma non è terrorizzante come altri. Tra la sue raccolte più recenti posso citare Notte buia, niente stelle e, più indietro, Tutto è fatidico, come vere e proprie macchine da incubi incentrate, a differenza di questo, solo sul genere horror e del terrore. 
Questo libro è differente dalle precedenti raccolte perché, sebbene abbia sempre un sottofondo oscuro, si lascia un po' più trasportare anche verso altri generi letterari. Quindi, accanto ai più classici racconti horror come  Il piccolo dio verde del dolore  o l'apprezzatissimo Miglio 81 c'è il racconto tutto incentrato sul baseball (in cui chi non ha un minimo di conoscenza dello sport - e credo si possa annoverare il 90% della popolazione italiana - non riesce a goderne) che si intitola Blocco Billy oppure quello sulla guerra dei fuochi artificiali che gestisce molto bene il crescendo della tensione fino allo scoppio - non a caso - del finale. Novità assoluta che non posso non segnalare è la presenza di alcuni pezzi di poesia in cui svela la sua competenza letteraria al di fuori dei canoni in cui i suoi lettori l'hanno sempre incasellato... certo non può essere definito il nuovo Walt Whitman, ma il ragazzo ci sa fare...

Questa esplorazione fuori dai suoi generi più frequentati era già iniziata con la serie di romanzi investigativi e del mistero di Mr Mercedes; libri che avevo apprezzato ma in cui ho sentito un po' la mancanza della sua voce horror. 

Una parte che ho letto davvero volentieri, non nuova, ma mai così presente, è quella in cui, per ogni racconto introduce l'argomento o racconta qualcosa sulla genesi o sulla propria vita durante la stesura. Ha sempre raccontato qualcosa di sé e del libro, ma in questa raccolta possiamo trovare diversi episodi... sarà l'età, si sa che ai vecchi piace sempre ricordare il passato.

L'ho trovato un libro piacevole e di gran compagnia, non certo uno dei suoi migliori, ma sono stati soldi ben spesi.

Consiglio di lettura: a differenza dei suoi classici libri di racconti questo può essere considerato un libro più soft, meno impegnativo dal punto di vista delle storie horror. Quindi ritengo che possa essere un po' inizio per chi non ha mai letto niente di King ma ha il timore di non riuscire poi a dormire di notte. C'è un giusto mix dei generi in cui l'autore ama dilettarsi senza perdere la capacità visionaria e immaginifica che lo accompagna.
Per un appassionato invece non è una lettura imprescindibile, ma sono comunque contenta di averlo recuperato per avere ancora un po' la sensazione di sentire un sussurro insistente in una notte in cui credi di essere sola a casa. 

2 commenti:

  1. Quindi io potrei cominciare da Qui?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Direi di sì, se non hai mai letto niente di King questo è un ingresso molto molto soft ai suoi temi. Un paio di racconti sono mediocri, ma nel complesso sono godibili.

      Elimina

consigli di lettura?