E oggi chi sono?

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Condannata dal vizio della lettura veloce a divorare libri su libri mi sono resa conto che mi piace non solo sfogliarli, annusarli, toccarli, prenderli e darli in prestito, rubarli, nasconderli, regalarli... ma persino parlarne fino all'esaustione.

venerdì 17 gennaio 2014

Ricostruzioni - Josephine Hart (2001)

Più riguardo a Ricostruzioni

Anche questo proviene dalla libreria di casa dei miei genitori dove, con il tempo, vanno a spiaggiarsi tutti i libri che la mia famiglia trova sparsi per il mondo. Ogni tanto mi piace dare una possibilità a romanzi non di genere, anche se sono preferibilmente orientata sul fantasy, giallo, fantascienza, horror... no, non intendo tutti insieme, anche un solo genere per volta!
Ultimamente mi trovo sempre più spesso tra le mani libri che raccontano storie normali, storie che potrebbero avvenire dietro ogni porta del mio condominio o nella villetta accanto... e gli dei solo sanno cosa sentiamo attraverso le mura sottili del nostro piccolo appartamento. Quello che mi avvicina a questi romanzi è, appunto, partire da una storia comune e farla diventare un piccolo cammeo, un quadro da incorniciare, un dettaglio da fermare nel tempo.
In particolare questo romanzo parla di ricostruzioni, come è abbastanza intuibile dal titolo. Ricostruzioni che compiamo quando ci raccontiamo il nostro passato, quando lo raccontiamo a chi amiamo o ad un professionista della parola, scegliete voi quale... anche se la voce narrante e co-protagonista è uno psichiatra, nello specifico.
Sono creature bizzarre questi equilibristi dell'aggettivo e dell'avverbio, sembrano prendere un accadimento meschino per farne piccoli gioielli di variegate sfaccettature e brillantezze.
Penso sia un po' la loro maledizione, e benedizione insieme, non riescono a farne a meno. La stessa cosa fa la voce narrante, prende un evento - nello specifico la morte della madre - e la ricostruisce per i suoi ascoltatori aggiungendo, modificando dettagli, alludendo fino a quando, alla fine, la vicenda si svela per i lettori.
Libro decisamente piacevole, un'unica nota di biasimo: perché la sorellina minore turbata deve essere sempre di una bellezza mozzafiato? Le brutte non hanno diritto di essere ferite?

E io cosa leggo adesso?


Uh, veloce consiglio di lettura perché è una chicca amorevole: Ehi, prof! Frank McCourt



1 commento:

  1. Sì, anch'io prediligo la letteratura di genere, ma se una storia "normale" riesce a coinvolgermi, ben venga. Questo lo terrò presente. Nel mentre ti consiglio il fantasy-fantasy che sto leggendo "Elantris", davvero soddisfacente

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